La registrazione del marchio aziendale è, in molti casi, un passo fondamentale per garantire la protezione e l’identità della propria attività.
Chiaramente dobbiamo ammettere che tale operazione prevede dei costi e delle procedure ad hoc, come potrai approfondire anche in questa pagina dove vediamo insieme le differenze tra un marchio registrato e uno non ancora registrato.
Dovresti però sapere che esistono alcune situazioni in cui registrare il marchio si rivela particolarmente utile, se non addirittura indispensabile, al fine di assicurarti un posizionamento efficace nel mercato e di evitare spiacevoli sorprese legate a violazione di diritti d’autore o contraffazione.
Queste circostanze saranno oggetto del nostro articolo e le vedremo una ad una nei prossimi paragrafi.
Quando si avvia un nuovo business
Nell’ambito dell’avvio di un’azienda, uno degli aspetti più critici è la scelta del nome e della relativa immagine coordinata, che sarà il primo elemento distintivo agli occhi dei potenziali clienti e una chiara rappresentazione dell’offerta di prodotti o servizi disponibili.
In questa fase, risulta quindi importante non solo selezionare un marchio attraente ma anche verificare che questo sia disponibile sul mercato e quindi registrabile.
Essere titolari di un marchio ufficiale sin dal principio può contribuire ad evitare conflitti futuri con altre aziende che utilizzano simboli, loghi o nomi simili.
Per proteggere la propria identità sul mercato
Registrare il marchio consente all’azienda di difendere la propria identità dai tentativi di appropriazione indebita o contraffazione.
In particolare, nel caso di attività già avviate e riconosciute sul mercato, il marchio registrato rappresenta un’efficace tutela nei confronti del fenomeno del cosiddetto cybersquatting, ossia la registrazione abusiva di domini internet contenenti il nome dell’azienda stessa, al fine di trarre vantaggio dalla sua notorietà.
Il marchio registrato consente infatti di intervenire per ottenere l’assegnazione di tali domini attraverso le procedure previste dalla legge.
Quando si intende rafforzare il posizionamento sul mercato e fidelizzare i clienti
Nell’ottica della crescita e consolidamento sul mercato, un marchio registrato può fungere da elemento distintivo, facilitando la creazione di una percezione positiva dell’azienda presso i consumatori, che a loro volta saranno più propensi ad associare al prodotto o servizio offerto qualità, affidabilità e autenticità.
La registrazione del marchio contribuisce dunque a rafforzare il posizionamento dell’attività e a migliorare ulteriormente la capacità di fidelizzazione dei clienti.
Questo discorso vale anche durante un processo di internazionalizzazione e apertura verso nuovi mercati geografici. La registrazione del marchio rappresenta uno strumento fondamentale per prevenire problemi legali ed economici in Paesi differenti dal nostro.
In questo contesto, è essenziale valutare attentamente in quali paesi esteri sia opportuno estendere la protezione del marchio, tenendo conto delle specifiche normative locali e dei rischi connessi all’eventuale violazione di diritti d’autore o utilizzo illegittimo da parte di terzi.
Per agevolare l’estensione della tutela del marchio oltre i confini nazionali, è possibile ricorrere alla registrazione internazionale attraverso il Sistema di Madrid, che consente di ottenere una copertura parziale o totale in una pluralità di paesi aderenti. In questo modo, l’azienda potrà assicurarsi un posizionamento forte anche all’estero e migliorare la propria competitività sul mercato globale.
Quando si cede o si acquista un’azienda
Nel caso di trasferimento di un’attività (cessione o acquisizione), la registrazione del marchio assume un ruolo importante dal momento che costituisce uno dei beni aziendali che verranno trasferiti al nuovo titolare.
La presenza di un marchio registrato aumenta il valore dell’azienda stessa, favorendo il passaggio di proprietà e garantendo ai nuovi titolari la possibilità di continuare a sfruttarne le potenzialità senza intoppi legali o burocratici.
Questo significa possedere un bene immateriale che può essere considerato un vero e proprio asset aziendale, in grado di influire sulla determinazione del valore dell’azienda stessa e sul suo potenziale attrattivo in occasione di operazioni di fusioni e acquisizioni.