L’avanzare dell’età porta le persone ad entrare nella fase della vita in cui le cellule non si rinnovano più con frequenza e provocano diverse problematiche al nostro corpo, compreso l’invecchiamento di tipo patologico del nostro cervello e delle sue funzioni.
Attenzione: un conto è parlare di decadimento cognitivo, un conto è invece parlare di malattia di Alzheimer, una vera e propria patologia. Se volete subito comprendere quali siano le principali differenze e sintomi di quest’ultima, vi consigliamo di leggere l’articolo che troverete cliccando su https://www.privatassistenza.it/blog/alzheimer-primi-sintomi-diagnosi-cure/, in modo da fare subito chiarezza sulla questione.
Ora che abbiamo subito capito che il decadimento cognitivo è un processo naturale che può manifestarsi in modo differente a seconda della persona, vediamo insieme quali sono i sintomi e gli effetti sull’anziano.
I sintomi del decadimento cognitivo sulla memoria e sulla percezione
Tra i sintomi principali del decadimento cognitivo superati i 65 anni troviamo la difficoltà di tenere archiviate in memoria informazioni a breve termine. Non è difficile ricordare episodi del passato, ma si fa molta fatica ad apprendere nozioni nuove e ad immagazzinare informazioni in modo rapido.
Di pari passo potremmo osservare una riduzione delle capacità di ragionamento logico e una riduzione della soglia di attenzione. Si tratta di fenomeni abbastanza comuni con l’avanzare dell’età, che comunque è sempre meglio monitorare in modo da poter identificare eventuali disturbi più complessi.
L’Alzheimer, menzionato in precedenza, il morbo di Parkinson o la demenza senile hanno infatti come sintomi dei fattori molto simili a quelli citati. Per questo motivo diventa fondamentale monitorare costantemente la salute dell’anziano.
I disturbi del sonno
Un sintomo e una causa che non riguarda il decadimento cognitivo naturale, ma potrebbe essere precursore di fenomeni molto più complessi è quello che riguarda i disturbi del sonno.
I disturbi del sonno colpiscono moltissime persone e potrebbero anche manifestarsi all’improvviso in età adulta. Se volete conoscere quali siano i principali vi suggeriamo anche di visitare questa pagina.
Al contempo il sonno è un fattore fondamentale nella prevenzione del decadimento cognitivo ed occorre prestare molta attenzione a questa fase della giornata. Se si notano dei disturbi del sonno è meglio effettuare controlli specialistici, in particolar modo quando la persona è anziana.
Attenzione al fattore psicologico
Non è sempre detto che la persona sia inconsapevole del proprio decadimento. Le difficoltà e i sintomi menzionati in precedenza potrebbero infatti portare l’anziano a soffrire di depressione (vera e propria patologia che non deve essere mai trascurata, come detto anche in questo articolo), ad affrontare costantemente emozioni negative che potrebbero accentuarla.
Anche le difficoltà motorie in alcuni soggetti possono diventare un fattore molto critico, specialmente quando non vengono accettate.
Il decadimento cognitivo può provocare tutto questo, insieme all’apatia o all’irritabilità che ne consegue in alcune persone. Per questo motivo è fondamentale riuscire ad avere una soluzione pronta per questa fase della vita: l’assistenza da parte dei figli e dei parenti cari e il supporto di una badante qualificata possono essere il giusto sostegno per la persona anziana.
Così facendo questa fase della vita sarà meno difficile da affrontare e potrà trascorrere con maggiore serenità.