E-commerce: che cos’è e come funziona

Tra i business online più profittevoli non può mancare alla lista un ecommerce. Per chi non sapesse cos’è, è sufficiente riassumerlo in un vero e proprio commercio elettronico. Uno scambio di merci e servizi, le cui transazioni avvengono esclusivamente tramite internet.

Le operazioni commerciali effettuabili sono tra le più svariate: B2B (business-to-business), B2C(business-to-consumer), C2C (consumer-to-consumer) oppure C2B (consumer-to-business). Il funzionamento è a dir poco semplice, poiché basterebbe fare arrivare traffico sul sito per convertire i visitatori in clienti.

La realizzazione di un ecommerce può essere costosa per via delle funzionalità da poter aggiungere o in alternativa, della quantità di prodotti da inserire ed esser pronti alla vendita. Senza tralasciare la parte di pagamento indispensabile, per concludere le vendite con successo.

Realizzare un e-commerce è conveniente?

Dopo aver compreso cos’è e come funziona un e-commerce, probabilmente ci si chiede quanto possa essere profittevole tirar su un business simile. Al giorno d’oggi le barriere di ingresso per questa opportunità di guadagno, sono prettamente medio – alte.

Se fino a qualche anno fa vi era meno concorrenza, oggi tanti giovani imprenditori o aspiranti tali, si cimentano in questa attività, restringendo sempre più le opportunità di crescita. Ciò però, non significa che non è più possibile guadagnare abbastanza, anzi, ne giova sicuramente colui che si specializza solo in questo.

Non è un caso che esistono delle figure il cui ruolo è estremamente indispensabile per l’andamento di un’attività online, anche note come ecommerce manager. Dei veri e propri professionisti dediti alla consulenza strategica, con l’obiettivo di aumentare il fatturato medio di un sito dal commercio elettronico.

Aprire un sito di commercio elettronico: cosa bisogna sapere

L’apertura di un e-commerce, seppur possa sembrare semplice, in verità cela qualche accorgimento fiscale da rispettare prima che arrivino delle sanzioni salate. Infatti, oltre ad attenersi a quale moneta elettronica può esser accettata, alla posta elettronica certificata (PEC) da avere come valore legale e al regime fiscale adatto a quella determinata attività, vi è il divieto di poter aprire un sito e vendere:

  • Scommesse sportive finalizzate e classificabili come “giochi di azzardo”.
  • Compravendita dei “beni immobili”. Restano esclusi da questa categoria le locazioni a breve termine, come ad esempio la piattaforma AirBnB per le vacanze.
  • Tutte quelle attività in cui è d’obbligo l’interno di pubblici ufficiali (come i notai), oppure organi giurisdizionali.

Questo è tutto quel che bisogna sapere su cos’è un e-commerce e come funziona.