Uno dei tasti dolenti indiscussi, riguarda la domanda su come aprire una partita IVA e se è possibile farlo sia gratis che online. In verità, la risposta (per i più curiosi del mondo imprenditoriale), è assolutamente positiva.
Secondo quanto previsto dall’articolo 5 DPR 633/72, l’obbligo della partita IVA nasce nel momento in cui viene svolta un’attività imprenditoriale con una certa continuità. Quindi non occorre determinare un eventuale fatturato, bensì è da considerare la continuità con la quale si svolge l’attività.
Aprire la partita IVA è gratis ed è possibile farlo online scaricando e compilando il modulo AA9/12 per liberi professionisti e ditte individuali, mentre il modulo AA7/10 per le società. La comunicazione andrà inviata all’Agenzia delle Entrate, dove dovrà essere indicato anche il codice ATECO.
Oltre al codice che classifica l’attività economica, andrà individuato il regime fiscale più idoneo: ordinario oppure forfettario (nonché maggiormente conveniente perché si riducono le tasse da versare all’Erario). Dopo aver inviato la raccomandata tramite A/R, la stessa Agenzia delle Entrate assegnerà il numero della P.IVA.
Per ultimo ma non per importanza, è indispensabile comprendere la propria posizione fiscale (libero professionista o ditta individuale), per evitare errori di carattere fiscale e poter godere dei benefici del proprio regime.
Comunicare l’apertura della partita IVA gratis e telematicamente
Come è stato anticipato, l’apertura della partita IVA può avvenire online (telematicamente) e soprattutto senza versare un solo euro. Basterà andare sul sito del Registro Imprese effettuare la registrazione in maniera fai-da-te e compilare i campi richiesti.
Tuttavia, esistono attività economiche che richiedono l’obbligo dell’iscrizione alla Camera di Commercio e altre che invece, appartenendo a delle figure professionali e senza nessun albo, non hanno l’obbligo di tale iscrizione (per qualsiasi dubbio è meglio contattare un commercialista di fiducia).
La comunicazione telematica di inizio attività, potrebbe prevedere oltre alla richiesta di una partita IVA, l’iscrizione immediata all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), ad esempio con la Gestione Separata, oppure all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Al fine di validare la procedura per avere una partita IVA, è indispensabile avere una PEC (posta elettronica certificata), dal valore legale. Se aprire una P.IVA non richiede alcun costo, ci sono delle spese da sostenere durante l’iscrizione al Registro Imprese:
- Diritti di segreteria al costo di 18,00€
- Diritto camerale annuale al costo di 57,00€
- Marca da bollo al costo di 17.50€.