Tra i molteplici dubbi sull’Imposta municipale sul proprio patrimonio, anche nota come IMU, vi è l’incertezza sulla formula matematica e i dati che occorrono per calcolarla. In questo articolo mostreremo anche degli esempi pratici per individuare l’importo esatto sull’abitazione di proprietà.
Innanzitutto, per rispondere alla domanda “come si calcola l’IMU”, è indispensabile avere tali dati:
- Coefficiente del bene immobile;
- Rendita catastale;
- Aliquota prestabilita dal Comune.
Va appurato inoltre, quali sono le eventuali riduzioni o esenzioni necessarie (stabilite dal Comune dia appartenenza). Resta in vigore l’esenzione IMU per la casa principale, a patto che non rientri tra quelle di lusso.
La formula matematica per calcolare l’IMU è la seguente:
Rendita Catastale + 5% x coefficiente catastale
Ipotizziamo che il Signor Rossi è un contribuente con residenza a Roma, laddove possiede un immobile che rientra nella categoria catastale A/3 e la rendita castale ammonta a 600,00€.
Si svilupperà il tutto in tre semplici operazioni:
- Effettuare la rivalutazione pari al 5% della rendita catastale, ovvero > 600 + 5% > 630,0€;
- Si procede con l’applicazione del coefficiente catastale, nonché > 630,00*160 > 100.800;
- L’ultimo step comprende l’applicazione dell’aliquota IMU, che si traduce in > 100.800*10.6% > 1.068,48 euro.
A meno che non vi sia nessun saldo di dicembre in merito al precedente conguaglio, si terrà conto delle nuove e prossime aliquote stabilite dal Comune.
IMU prima casa: quando si paga
Come accennato precedentemente, l’IMU sulla prima casa non è prevista per legge, ovvero vi è l’esenzione. Ci sono dei casi specifici però, dove invece il pagamento è dovuto e riguarda tutte quelle categorie catastali catalogate come “lusso”, ovvero A/1, A/8 e A/9.
Quest’ultime fanno riferimento a castelli, abitazioni signorili e ville. Qualora il bene immobile rientrasse in questa tipologia, l’aliquota da pagare sarà considerata con il 4 per mille.
Inoltre, è prevista una detrazione per la prima abitazione, il cui importo viene definito dal Comune in cui si risiede.
Se l’immobile rappresentasse l’abitazione principale, ma appartenente ad una delle suddette categorie catastali, sarà applicata l’esenzione IMU.
- A/2 Abitazioni di tipologia civile;
- A/3 abitazione di tipologia economico;
- A/4 abitazioni di tipologia popolare;
- A/5 abitazioni di tipologia ultrapopolare;
- A/6 abitazioni di tipologia rurale;
- A/7 abitazioni in “villini”.
Sulle abitazioni appartenenti alla categoria “villini”, vi sono state delle controverse poiché secondo alcuni, sarebbero dei fabbricati di un valore medio alto.