Come cucinare il tartufo nero

Il tartufo nero è un ingrediente davvero speciale, grazie al suo profumo unico, che si può trovare sul mercato in due versioni: quella estiva è la più diffusa, mentre quella invernale è meno comune e di valore più elevato, anche in termini di prezzo. A cambiare sono il colore e le venature, ma anche l’aroma in sé.

Prima di cucinare il tartufo, però, è molto importante pulirlo, in modo da eliminare tutti i residui di terra: un’operazione necessaria solo se il tartufo è stato raccolto di persona, visto che quelli in vendita in negozio o negli shop online in genere sono già pronti per essere consumati, visto che sono puliti.

Se non avete idea di dove acquistarli, potete farlo anche su Internet, ad esempio l’azienda abruzzese La Spora vende online tartufi freschi tutto l’anno, oppure potete approfittare delle numerose fiere e sagre del tartufo che si tengono nel nostro paese.

Come si pulisce il tartufo nero

Per una pulizia accurata del tartufo nero è necessario usare uno spazzolino da denti vecchio o anche una spazzolina: quello che conta è non strofinare in maniera eccessiva ed eseguire dei movimenti il più possibile delicati, per non correre il rischio di rovinare questo ingrediente. Per lo stesso motivo, gli esperti suggeriscono di non lavare il tartufo sotto l’acqua corrente fredda, dato che il getto di acqua potrebbe arrecare danni.

Antipasti con il tartufo nero

La gamma di antipasti che si possono preparare usando il tartufo nero è davvero ampia e variegata. Un grande classico è rappresentato, per esempio, dai crostini con il formaggio e il tartufo: si può usare un qualunque formaggio filante, da tagliare a fette sottili e da appoggiare sulle fette di pane arrostite e ancora calde, da cospargere poi con piccole lamelle di tartufo nero. Chi non gradisce il formaggio può optare per delle fette di lardo.

Un altro antipasto interessante è un’insalata a base di valeriana, scaglie di parmigiano, gherigli di noce e, appunto, tartufo nero a fette, da condire con sale e olio di oliva extra vergine. Ancora, il tartufo nero si adatta alla perfezione ai carpacci di carne, di verdure o di pesce.

Qualunque sia la pietanza che si ha in mente, però, è sempre preferibile usare il tartufo a crudo, in modo da lasciare inalterato il suo sapore e il suo profumo; a scaglie o grattugiato, dipende solo dalle preferenze personali e dal tipo di consistenza che si vuol sentire al palato.

Una salsa tartufata con il tartufo nero

Il tartufo nero in cucina può essere adoperato anche per preparare una salsa tartufata, da realizzata con del tartufo grattugiato mescolato a yogurt, aneto tritato e aglio in quantità variabili a seconda dei gusti.

Questa salsa può essere spalmata sulla pizza o su una focaccia, ma anche su un carpaccio di manzo su cui si potranno distribuire anche dei funghi crudi e delle foglie di rucola. Il pesce è un altro ingrediente che accoglie favorevolmente la salsa tartufata: per esempio per un’orata o un branzino alla griglia, ma anche con del salmone o del tonno scottati in padella.

Le preparazioni invernali

In inverno si ha voglia di piatti saporiti e molto sostanziosi: per esempio, delle tagliatelle con funghi porcini e sugo aromatizzato al tartufo. Questo condimento si può utilizzare anche in abbinamento a una polenta.

Come sempre, le lamelle di tartufo nero vanno aggiunte all’ultimo e a crudo. Lo stesso dicasi per il filetto al tartufo, che accoglie l’ingrediente grattugiato.

Il tartufo nero per i primi piatti

Infine, in questa golosa rassegna di pietanze che possono essere preparate con il tartufo nero non possono mancare i primi piatti: ecco, allora, i classici tajarin al tartufo secondo la tradizione gastronomica del Piemonte, ma anche un risotto tartufato o, ancora, della pasta ripiena. Quale? Per esempio i ravioli ripieni con baccalà e patate o, se si ha voglia di sapori un po’ più decisi, ravioli farciti con la carne di cinghiale.

Nulla vieta, poi, di mettere il tartufo in olio, in modo da ritrovarsi a disposizione un magnifico olio tartufato che a quel punto potrà essere utilizzato per condire e accompagnare qualunque tipo di piatto, o anche ingredienti singoli: del formaggio fresco, per esempio, ma anche una fetta di pane bruschettato, o una semplice tagliata di carne, senza dimenticare le verdure alla griglia, il pesce al vapore e le patate lessate.