Quanti anni di contributi sono necessari per poter andare in pensione

Quanti anni di contributi sono necessari per poter andare in pensione? Questa è la domanda che tutti i lavoratori in Italia, si chiedono affinché possano percepire la somma di denaro mensile che gli consenta di smettere di lavorare.

Nel nostro Bel Paese è sufficiente versare un minimo di 20 anni di contributi e aver raggiunto al minima età pensionistica, fissata a 67 anni. Tali requisiti nel corso del tempo potrebbero variare. Ecco quali criteri però, valgono anche per l’intero anno 2021.

Soddisfatti tali requisiti, ecco a quali pensioni sarà possibile accedere:

  • Pensione di vecchiaia sia ordinaria che anticipata (a meno che non vi siano delle deroghe).
  • Pensione anticipata contributiva che spetta all’età di 64 anni.
  • Pensione di vecchiaia in regime di cumulo o totalizzazione.
  • Pensione di vecchiaia per il personale (o equipaggio) viaggiante, a cui è stato sottratto il titolo per cui era abilitato.
  • Generalità pensioni di vecchiaia appartenente al settore sicurezza, soccorso e Difesa.
  • Pensione di vecchiaia per sportivi (professionisti), e chi lavora nello spettacolo.

Per quali pensioni è sufficiente versare meno anni di contributi

Tuttavia, in alcuni casi è possibile versare meno anni di contributi e poter andare ugualmente in pensione. Ecco tutte le condizioni a cui facciamo riferimento:

  • Pensione di vecchiaia richiedibile al raggiungimento dei 71 anni, per tutti gli anziani che hanno aderito al computo della gestione Separata oppure, che non detengono contributi previdenziali prima del 1996.
  • Assegno di invalidità: si tratta di un assegno ordinario da poter erogare a quei soggetti che devono attestare l’impossibilità di lavorare (non sarebbe sufficiente l’invalidità civile), a sua volta riconosciuta in proporzione ai 2/3. Inoltre, dovranno aver versato almeno 5 anni di contributi, e 3 di essi accreditati negli ultimi cinque anni.
  • Pensione di inabilità: il soggetto coinvolto dovrà essere inabile a qualsiasi lavoro, aver versato un minimo di 5 anni di contributi e i 3 di essi, accreditati nei cinque anni precedenti.
  • Pensione contributiva: soltanto alcune tipologie ammesse quali, quelle erogate dalla Cassa Forense, casse degli psicologici e Cassa dei dottori commercialista.

Vi sono inoltre, casi particolari in cui è sufficiente versare 10 anni di contributi per poter andare in pensione:

  • Lavoratori che sono ciechi fin dalla nascita;
  • Lavoratori divenuti ciechi prima di aver versato il primo contributo all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, purché abbiano 56 anni d’età (uomini), mentre 51 anni d’età (per le donne).